mercoledì 10 agosto 2011

Chi la dura la vince

Giornata incredibile, trascorsa all'inseguimento dei biglietti del treno.
Sono tornata a Irkutsk apposta, per cui ero preparata, ma se non l'avessi vissuta non ci crederei.
Stamattina sono andata subito alla famosa stazione nr 2 per prendere il mio biglietto per Pechino, sapendo che non sarebbe stato facile perchè partirò da un'altra città, ma qui c'è una biglietteria internazionale che doveva consentirmi di acquistarlo in anticipo.
Dopo aver avuto la conferma che ero alla cassa giusta mi sono fatta 1 ora, 1 ORA, di fila per sentirmi dire dalla cassiera che la cassa era giusta ma dovevo andare allo sportello al piano di sopra.
Sono andata al piano di sopra e una simpatica cassiera bionda mi ha detto qualcosa che non ho capito, per cui le ho chiesto di svrivermelo. Molto gentilmente lei ha scritto in corsivo dei geroglifici per me incomprensibili e nel tempo che ci ho messo a decifrare la sua scrittura da gallina lei ha tirato fuori il cartello "cassa chiusa" e mi ha abbassato la saracinesca in faccia!
Sconsolata mi sono seduta davanti al mio solito caffè ristoratore e con l'aiuto del dizionario ho capito che mi aveva detto che posso comprare il mio biglietto solo dalla stazione di partenza, che è a 10 ore di viaggio da qui.
Qindi ho lasciato al destino il mio biglietto e sono andata alla stazione degli autobus per la seconda puntata. Volevo capire da dove partiva e quando una mashrutka per andare in montagna domani, visto che l'unico autobus è alle 5 del mattino e non volevo fare la levataccia.
Nessun minibus riportava il cartello con la mia destinazione. Allora in mezzo a quel casino ho urlato "Arshan!", che è dove voglio andare, e sono comparsi un paio di autisti. Per cui ho il mio appunta,ento per partire domani mattina.
Con l'aiuto della mia padrona di casa, abbiamo visto da internet che il mio biglietto per Pechino non è prenotabile, ma dal sito ufficiale delle ferrovie russe sembra che non ci sia già più posto.
Allora, caparbia, sono tornata in stazione, sono andata alla stazione numero 1 dove mi hanno rimbalzata alla 3 e ho faticosamente comprato due biglietti che mi consentono a pezzi di arrivare fino al confine con la Cina. Là passerò il confine su un autobus di linea e poi prenderò un treno cinese per Pechino. Come a dire che ho una settimana per imparare a comprare i biglietti del treno in cinese! Se non ci riesco torno a Vladivostok e rientro in Italia rinunciando a Pechino. Già così ho dovuto rinunciare al giro del lago con la ferrovia antica e a una spiaggia dovevo avrei voluto oziare una giornata.

Valeva il viaggio: il Central Market di Irkutsk. Nel mio peregrinare tra una stazione e l'altra sono capitata al mercato. Fa impallidire i nostri mercati migliori! La parte coperta assomiglia ai nostri mercati comunali, ma è gigantesca e ordinatissima. la file dei banchi del pesce, quelli della carne, quelli dei coperchi per barattoli (decine di banchi), quella delle zanzariere e quella dei banchi ricotta. All'esterno invece frutta e verdura: la fila dei frutti di bosco, la file dei cetrioli, la file della frutta secca e quella della frutta fresca. Ho mangiato tanti mirtilli che stasera ho fatto la pipì color fucsia!

2 commenti:

Marcoraft ha detto...

bene bene ne abbiamo fatto del cammino dall'ultima volta...allora per andare in posto basta gridare il posto e...qualche autista arriverà...o ti portano alla neuro se lo fai in italia!!!! provare per credere.!!!

martuz ha detto...

Secondo me a Napoli funziona