Oggi 4 ore di mashrutka per venire nella valle di Tunka, un enorme altopiano circondato da montagne e con acque sulfuree che sgorgano da ogni dove. Mi sono fermata a Arshan, a ridosso dei monti. Non avevo prenotato nulla, per cui sono andata a spasso per il paese e ho scelto una tra le decine di case con il cartello "alloggio" appeso fuori. Pago 5€ a notte per una celletta molto pulita che non vale di più, ma per la prima volta da dieci giorni dormo da sola e posso fare la doccia calda in casa invece che fredda in giardino, inoltre ho l'uso della cucina. Un'ospite della casa appena ho posato la valigia ha esclamato con tono imperativo "Martina! let's go!" e mi ha portata prima a bere l'acqua sulfurea calda che fa benissimo all'intestino, poi a lavarmi gli occhi a una fonte che fa bene alla vista, poi a bere quella fredda che fa non so cos'altro. infine suo figlio Nikita di 10 anni mi ha portata alle cascate. Ci sono voluti circa 20 minuti per arrivarci e una volta su ha iniziato a piovere a dirotto. Nessuno dei due aveva nulla per la pioggia, per cui siamo corsi indietro, sotto la grandine. Noi correvamo come matti, mentre altra gente continuava a salire totalmente incurante del diluvio. Nikita tremava come una foglia, per cui gli ho dato quello che potevo, una sciarpa e una maglia a maniche lunghe e ho usato l'altra maglia per proteggere lo zaino con dentro documenti, soldi e macchina fotografica. Tanto io ormai ero fradicia fino al midollo.
All'inizio cercavamo di ripararci, poi è arrivato il momento in cui, persa la speranza, ci siamo messi a ridere finendo nelle pozzanghere fino alle caviglie e smettendo di correre tanto era perfettamente inutile e non potevamo bagnarci più di così.
Certo, l'acqua abbellisce i paesaggi ma quando viene dal cielo rende brutta ogni cosa.
Arrivati a casa ho dovuto strizzare tutto quello che avevo addosso. Nikita sembrava un pulcino intirizzito.
Tempo mezzora ed è tornato il sole allora per scaldarci la mamma di Nikita con un suo amico con i loro bimbi mi hanno portata in auto a 50km da qui a fare il bagno alle terme. Era una stazione termale in mezzo alla prateria, un gran bel posto. Peccato che i russi con il loro discutibile gusto, invece di lasciare le vasche all'aperto, hanno costruito una specie di orribile parco acquatico, fangoso e fatiscente, con le vasche coperte da tetti ondulati di plastica. Comunque il bagno è stato fantastico, sono rinata. È stato il primo bagno caldo da 1 mese!
Valeva il viaggio:la gente che potendo prendere l'acqua del torrente ovunque lungo la riva, faceva la fila per prendere quella che sgorgava da un piccolo budda posto in mezzo al torrente.
1 commento:
come ho imparato a ripetermi sotto la pioggia dei balcani: non siamo mica fatti di zucchero :-)
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