sabato 13 agosto 2011

Gita impossibile

La famiglia che mi ospita oggi mi ha invitata ad andare con loro in montagna, in "un posto bellissimo dove un fiume nero confluisve in uno bianco, con tante cascate". Io mi ero programmata la giornata di relax in costume in riva al torrente, ma mi è sembrata una buona occasione per uscire dai percorsi più battuti. Mamma, 2 figlie, un'amica e io ci siamo avviate in macchina, io convinta di andare poco lontano, anche perchè siamompartite dopo le 11.
Dopo 2 ore di strade sterrate, di guida a 120km/h facendo slalom tra le mucche e dopo il passaggio della frontiera mongola io senza visto (!!!) e loro senza passaporti, siamo arrivate in un posto carino, ma davvero non eccezionale. Io di solito in viaggio trovo il lato bello delle cose e questo era sicuramente piacevole come lo è sempre la montagna, ma sembrava lo scrivia in una pietraia, con qualche ruscelletto che veniva giù dal momte a bordo strada. Non bastasse, nevicava! Pioggia gelata più che neve, ma loro insistevano che era proprio neve. Mezzora di sosta e siamo rientrate, ma questa volta siamo state fermate alla frontiera e io ho sudato freddo. La madre aveva il passaporto e ha serenamente detto che ce l'aveva solo lei e che nessuno ci aveva controllate all'andata. Se fossi stata fuori dalla macchina giuro che sarei fuggita, ho passato qualche minuto a darmi dell'imbecille incoscente, con la tremarella e il latte alle ginocchia. Invece la guardia ha sorriso e ci ha fatte passare.
...Poi ho scoperto che in realtà eravamo in una zona franca tra Russia e Mongolia, una striscia larga 20km che è terra di nessuno.
Nel viaggio di ritorno ci siamo fermate a vedere dei tempietti buddisti interessanti, a raccogliere erbe aromatiche e a fare il bagno a una stazione termale. Intanto Katya, la figlia del padrone di casa, mi ha insegnato a contare in cinese più qualche parola base e mi ha preparato i foglietti per comprare i biglietti di treno e autobus.
Direi che valeva più il viaggio di rientro che la visita al fiume. Tutto sommato mi è andato anche bene non camminare perchè non so se per colpa della scalata di ieri o più probabilmente della caduta, oggi mi facevano male tutti i muscoli di gambe e braccia.

Valeva il viaggio:la sera dopo cena mi hanno chiesto di copiare sul loro pc le foto della giornata e quando hanno visto l'iPad si sono divorati le foto dei miei viaggi precedenti. Erano centinaia e centinaia di fotografie, ma se le sono guardate tutte. Avevo una bimba per gamba, ai lati le sorelle, alle spalle i genitori e qualche altro amico intorno che esercitava il suo inglese commentando le foto.

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